Le tipologie dell’Advertising

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Il mondo dell’advertising si è fortemente evoluto nel corso degli anni: tutto ha avuto inizio dalla presentazione diretta del prodotto, per mezzo della voce di venditori più o meno affabulatori e affidabili, con il pubblico composto al massimo da una decina di persone in una piazza.

Nei decenni è cresciuto, spostandosi nei manifesti e nelle pubblicità su carta stampata, arrivando così a un pubblico su scala nazionale; infine si è confermato negli spot video, che oggi vengono trasmessi sia in televisione che sulle più moderne piattaforme social a livello globale.

Cambia il media, ma la domanda è sempre la stessa: come reclamizzare al meglio l’oggetto della futura pubblicità? Qual è lo stile di comunicazione più idoneo per accattivarsi l’interesse del pubblico? Con l’articolo di oggi cerchiamo di rispondere a questa domanda, dando anche qualche buono spunto per quelli tra voi che vorrebbero commissionare un video per i propri prodotti.

Il primo stile, più classico e rodato, è senza dubbio quello del “semplice” video tecnico.

Come si evince dal nome, si tratta della presentazione pura del prodotto: cosa si sta pubblicizzando, com’è costruito o assemblato, perché dovreste comprarlo. La bravura del videomaker consiste nell’affrontare l’oggetto con un taglio cinematografico, cercando di rendere emozionante e piacevole quella che a conti fatti è una versione guidata attraverso una telecamera del classico giro per i negozi, guardando i prodotti che ci interessano.

Esempio calzante possono essere le pubblicità degli smartphone più recenti: emblematici quelli della Samsung, che nel presentare ciclicamente il suo ultimo modello, confeziona uno spot che riprende con inquadrature dinamiche e intriganti il prodotto, in un contesto di luci e abbellimenti tecnologici che rendono il telefono persino più bello e d’impatto che osservarlo con i propri occhi.

Un altro campo dove spesso viene utilizzato questo stile è nel presentare i modelli di automobile: la pubblicità della Fiat per presentare il nuovo modello della Tipo è una carrellata su fari, gomme, portiere, con luci ed effetti per magnificarne il design e lo stile brioso.

Da questa tipologia di video, lo spettatore deve capire questo: caratteristiche, prezzo, promozioni, utilità, servizio, data di disponibilità dell’oggetto reclamizzato. Chiaro e dritto al punto.

Una seconda modalità, a metà tra il precedente e il successivo metodo di approcciarsi alla pubblicizzazione, è il video testimonial.

L’approccio in questione è davvero peculiare: per certi versi è quasi tecnico, mostra infatti il prodotto in maniera tale che sia sempre riconoscibile ed evidente quello di cui si stia parlando, ma nello stesso tempo incomincia a caricarlo di una maggiore autorevolezza attraverso l’utilizzo di un testimonial.

Buoni esempi possono essere pubblicità come quella di Gillette o di Tezenis, che hanno rispettivamente utilizzato per alcune delle loro campagne il calciatore Bobo Vieri e la cantante Rita Ora. In entrambi i casi, sia le celebri lamette da barba che i capi d’intimo hanno avuto la giusta attenzione, venendo inquadrati e presentati efficacemente, tuttavia rispetto a un normale video tecnico godono di un’ulteriore caratterizzazione: l’accostamento con il personaggio.

Se usi le lamette Gillette, sei “Shaved like a Bomber”, cioè diventi gagliardo e vincente come il bomber Bobo Vieri, mentre se indossi l’intimo Tezenis, puoi sentirti sensuale e magnifica come la bellissima Rita Ora. Oltre che un prodotto, si vende un esempio di quel che si potrebbe essere.

L’ultimo approccio è quello che tende a essere utilizzato per campagne pubblicitarie basate su prodotti di punta, ma anche sul celebrare la stessa azienda o società che li mette sul mercato: il video emozionale.

Esempi eclatanti: il video “Questa è TIM” e il memorabile commercial della Apple “Don’t Mess with mother”. Nel primo caso, non si vuole pubblicizzare una promozione in particolare, ma la secolare attività della famosa compagnia di servizi telefonici: viene realizzato un commercial che ripercorre le varie fasi recenti della storia italiana, sempre dal punto di vista delle comunicazioni telefoniche, con il concetto importante che la storia recente sia passata sempre attraverso il telefono prima e internet poi (e quindi attraverso la stessa TIM).

Nel caso del video Apple, non si fa riferimento a nessun traguardo: si vuole reclamizzare un nuovo modello di smartphone, ma la modalità è fuori dal comune. Al contrario di quello che accadrebbe in un video tecnico, il telefono non si vede neppure per un istante all’interno del commercial.

Non è presente neppure un testimonial. Semplicemente vengono fatte delle riprese eccezionali degli animali più belli, impressionanti, feroci e colorati presenti in natura, la Mother del titolo.

Nel finale viene indicato come il video sia stato appunto realizzato con la tecnologia dell’ultimo modello di smartphone. In questo caso non si cerca di attirare l’attenzione del compratore attraverso sfoggi tecnici o facce conosciute, ma con un accostamento di concetti: attraverso la tecnologia Apple puoi vedere (e registrare) il mondo in tutta la sua bellezza e magnificenza. Rispettare la Madre in questo caso è anche renderle giustizia ritraendola nel modo migliore.

In tal caso è compito dello storyteller scrivere una storia o impostare una successione di inquadrature che provochino il giusto collegamento di sensazioni nel futuro acquirente.

Ognuna delle tre modalità di advertising precedentemente descritte ha i suoi punti di forza e punti di debolezza, ma una cosa è certa: quando riflettete su quale video sarebbe meglio per presentare i vostri prodotti, ricordate che, più che un cerchione in acciaio cromato o di un viso famoso che si rade, dietro a ogni acquisto c’è un desiderio provocato da un’emozione.

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Paolo: info@playstopvideo.it

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