Saper vendere bene

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Saper vendere bene

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Saper vendere bene



Per chiunque non sia nativo di Marte, l’azienda Apple non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. Tuttavia, a scanso di equivoci, spediamo qualche parola su di lei.

Avete presente l’uomo della strada? Quello che legge soltanto la Gazzetta dello Sport, che accende la tv per guardare il Festival di Sanremo e che non ha nessuna curiosità nella vita?

Ecco: anche lui, vivendo nella realtà attuale, deve o almeno può essere a conoscenza di alcune grandi aziende che con i loro prodotti della massima qualità hanno dominato il mercato mondiale.

Parliamo di realtà come Disney, Nike, Ferrari, Armani, McDonald … impossibile trovare una persona al mondo che non abbia almeno una vaga idea di quale sia il core business di queste immense realtà che la fanno da padrone del settore dell’entertainment, della moda, dell’automobilistica e della ristorazione.

La famosa Apple rientra a pieno titolo nel circolo esclusivo delle aziende di fama universale: fondata nel 1976 dal vulcanico Steve Jobs insieme a due compagni di ventura, dalla vendita di personal computer si è espansa con intraprendenza (e una certa spregiudicatezza) anche nel settore musicale (il mitico Ipod) fino ad arrivare a quello che oggi è notoriamente la sua principale branca di mercato: la telefonia. Da quando nel 2007 Jobs presentò al mondo il primo Iphone, la stessa storia della comunicazione è stata completamente trasformata: da “semplice” (molto tra virgolette, basti pensare al balzo tecnologico rispetto ai piccioni viaggiatori, al telegrafo e alla posta cartacea) strumento di comunicazione attraverso la parola e il testo degli SMS, partendo dal suo innovativo touch screen il telefono divenne un vero e proprio personal computer da portare nelle nostre tasche.

Attraverso una continua evoluzione, data da un sistema operativo autonomo (iOS), un tripudio di App propietarie, fotocamere sempre aggiornate e un sistema di riconoscimento facciale all’avanguardia, Apple si è da subito imposta con una rapidissima scalata del mercato telefonico, al punto che a parte il colosso coreano Samsung nessuno sembra essere in grado di ostacolare il suo monopolio.

Dunque, avendo consolidato così fortemente la propria reputazione al punto che l’utente medio quando pensa ad uno smartphone richiama immediatamente l’immagine dell’Iphone, questa azienda non avrà più bisogno di farsi pubblicità, direte voi.

Guardate Ferrari e Lamborghini: si fanno pubblicità su larga scala? No di certo, eppure tutti le conoscono benissimo. Sarà lo stesso anche per Apple.

E invece non è così.

Le sopraccitate case automobilistiche non ricorrono a pubblicità massicce perché le loro creazioni migliori parlano da sole esibendosi per le strade e sono volutamente poche: costo proibitivo per il novanta per cento della popolazione mondiale, difficoltà di guida, aspetto aggressivo quanto affascinante. Sono prodotti artigianali di livello altissimo per pochi eletti, che vanno loro direttamente a cercare l’azienda. Apple invece ha un approccio completamente diverso: il suo prodotto è un lusso che (quasi) tutti possono permettersi. Nonostante il costo abbastanza importante (che supera i mille euro), attraverso finanziamenti, pagamenti rateizzati, promozioni di varia sorta non serve essere milionari per potersi permettere uno smartphone con il simbolo della mela.

Per tale ragione è importante ricorrere a una campagna pubblicitaria ad hoc che abbia come obbiettivo proprio questo: convincere che l’Iphone sia un loro compagno della vita di tutti i giorni.

Quindi è un continuo proliferare di commercial basati sull’utilità (comunicazione resa più facile, supporto, app che velocizzano il pagamento, resistenza a ogni tipo di urto …), ma avendo ormai assodato questo e avendo diffuso il suo prodotto su scala mondiale, adesso serve un ulteriore spinta per convincere le persone non tanto a comprarne uno, ma a scegliere di acquistare il NUOVO modello. Per tale ragione il focus attuale del prodotto è la qualità tecnica.

Basta vedere l’ultimo nato dell’azienda californiana: l’Iphone 13 pro.

Questo potente smartphone viene pubblicizzato con un video di grande effetto: “Hollywood in your pocket” (https://www.youtube.com/watch?v=dDKbwvSvg0w ), in cui si vedono vari spezzoni di ipotetici film che verrebbero realizzati con l’ausilio della sua meravigliosa e potentissima fotocamera 4k capace di ogni cosa. Onestamente non serve essere un tecnico cinematografico per capire che si tratta di una colossale iperbole: per quanto potente ed efficace, lo smartphone non potrebbe mai sostituirsi alle videocamere professionali che vengono davvero utilizzate nelle riprese cinematografiche, che costano decine (se non centinaia) di migliaia di euro.

Si tratta quindi pubblicità ingannevole?

Non esattamente. Si tratta più che altro di saper creare un accostamento concettuale: con uno smarphone di quel livello, realizzare i vostri video vi farà sentire come se aveste Hollywood a portata di mano.

Ovviamente non sarà così, ma quanti di voi hanno in programma di girare un film nel corso di questo anno solare per poter fare il confronto?

Alla fine di questo articolo, una cosa è certa: se anche Apple realizza dei commercial per i propri prodotti, voi cosa state aspettando a commissionare un video advertising per la vostra azienda?

Dai migliori c’è soltanto da imparare e in questo caso la lezione è quanto mai chiara: bisogna sapere vendere bene.

Per info e contatti
Paolo: info@playstopvideo.it

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